Il laboratorio è in grado di offrire, oltre il servizio di rilievo delle tensioni residue mediante diffrazione dei raggi X, un notevole assortimento di metodologie analitiche di elevato contenuto tecnologico e poco diffuse nei laboratori convenzionali.

Restando nel campo delle tensioni residue l’utilizzo della metodologia “hole drilling”, secondo la specifica ASTM E 837, consente il rilievo in profondità (fino a circa 2 millimetri) su manufatti di grandi dimensioni in sito.

L’utilizzo del microscopio elettronico a scansione (SEM) su superfici di frattura permette l’individuazione di punti di innesco di cricche di fatica e l’analisi delle linee di propagazione della fatica può rivelarsi uno strumento molto utile per la comprensione della propagazione della cricca.

La microsonda EDS consente l’analisi chimica elementare di inclusioni o di piccole particelle metalliche, utile ad esempio per la determinazione della provenienze di quest’ultime.

La diffrattometria XDR eseguita su materiali ne permette la determinazione delle fasi cristalline, consentendo, in molti casi, di comprendere l’origine della formazione (temperature e fasi presenti) dei composti oggetto di analisi.

Sono possibili rilievi di stati tensionali applicati, statici e dinamici, mediante l’utilizzo di estensimetri e rilievi di modi di vibrare mediante accelerometri.

Per la ricerca delle bruciature di rettifica la 2 Effe Engineering utilizza la metodologia del rilievo del Rumore di Barkhausen.

Strumentazione:

• Diffrattometro XDR per polveri;

• Microscopio elettronico a scansione (SEM);

• Microsonda EDS;

• Hole Drilling Machine;

• Centralina per estensimetri ed accelerometri.